Siamo specialisti nella Posa

 

La posa in opera dei serramenti che commercializziamo viene effettuata direttamente da noi.

Lavoriamo con installatori qualificati con i quali abbiamo un legame decennale: le persone che valgono rimangono nel tempo. Questo ci permette di essere sicuri del lavoro che viene svolto con le tecniche e nelle modalità che sono consuetudine del nostro operato.

Siamo consapevoli della necessità di fornire ai posatori non solo le conoscenze teoriche, oramai diffuse e alla portata di tutti, ma soprattutto un vero e proprio laboratorio pratico di progettazione dei giunti di posa in opera, che permetta di comprendere quali siano i rischi e gli errori che si corrono durante la posa dei diversi tipi di serramento.

Siamo in gradi di offrire ai nostri clienti una analisi dei concetti di prestazioni, energia e comfort abitativo, le competenze e aree di responsabilità degli operatori (UNI 10818), aspetti progettuali installazione di serramenti esterni, prestazioni dei sistemi di posa di serramenti esterni ed analisi dei sistemi tradizionali di posa.

Facciamo una premessa :

Le tecniche di posa in opera dei serramenti sino ad oggi utilizzate e ancora in uso sono adeguate e corrette in relazione all’intervento svolto. La sola sostituzione di serramenti in edifici ad alta trasmittanza termica non necessita di tecniche e materiali di ultima generazione in quanto non apportano un miglioramento prestazionale dell’involucro ( casa ) sufficiente a motivarne il costo. Diverso il ragionamento in presenza di interventi esterni quale cappotto o altri migliorativi.

La posa in opera dei serramenti rappresenta l’ultima fase del ciclo produttivo del serramento, forse la più difficile e delicata.

L’infisso è un prodotto tecnologico sottoposto a molte certificazioni e test di laboratorio, per verificarne le performance prestazionali. Tutto questo deve essere trasferito e concretizzato nella condizione finale quando il serramento è installato e diviene parte integrante e funzionale di una casa.

Affinché l’infisso conservi le stesse performance prestazionali deve essere installato a regola d’arte. Ma la “regola d’arte” risulta essere esposta alla libera interpretazione. Negli ultimi anni la ricerca delle massime prestazioni termiche delle case ha portato ad una codifica della posa in opera dei serramenti. Lo studio e verifica delle tecniche d’installazione delle finestre, legata all’analisi dei materiali migliori, ha introdotto canoni e codificato le tecniche idonee per mantenere inalterate le caratteristiche di trasmittanza termica e permeabilità all’aria e all’acqua, la durata, la resistenza statica e meccanica e l’isolamento acustico, garantendo l’assenza o il contenimento dei ponti termici.

Un infisso ad alte prestazioni installato in modo scorretto non svolge più le funzioni per le quali è stato progettato e costruito. Quindi perde il suo valore economico e diventa insomma un prodotto di scarsa qualità.

Una corretta posa in opera deve considerare almeno i seguenti parametri:

  • il tipo di controtelaio
  • il posizionamento dell’infisso rispetto al vano murario
  • la scelta dei materiali di posa
  • la progettazione dei nodi di collegamento
  • la costruzione del nodo primario (fissaggio e sigillatura del controtelaio al muro)
  • la costruzione del nodo secondario (fissaggio e sigillatura del telaio al controtelaio)
  • la soluzione dei dettagli esecutivi di posa nelle situazioni architettoniche più frequenti.

A seconda delle soluzioni tecniche che si deciderà di adottare, l’infisso avrà prestazioni molto diverse riguardo al confort abitativo, all’isolamento termo-acustico e al risparmio energetico.

 

 

LA SCELTA DEL CONTROTELAIO

I moderni controtelai, che costituiscono la soluzione migliore per le finestre ad alta prestazione energetica, devono avere le seguenti caratteristiche:

  • essere continui su 4 lati, in modo che la traversa inferiore, oltre a mantenere una certa rigidità della struttura prima della sua posa, funga da taglio termico e costituisca un riferimento per la posa della soglia o del davanzale, oltre a offrire un punto di ancoraggio per la traversa inferiore del serramento.
  • non devono mai essere totalmente in metallo, per non creare un ponte termico; possono eventualmente essere ammessi solo degli inserti metallici puntuali, quali le staffe per il sostegno degli schermi oscuranti esterni, per il sostegno della guida della zanzariera, o dell’avvolgibile.
  • devono essere costruiti con materiali isolanti, per non peggiorare le prestazioni di isolamento termico della parete e del serramento.

Una scelta sbagliata del controtelaio può contribuire a generare un punto freddo sul muro a ridosso dell’infisso, con possibile formazione di condensa.

 

IL POSIZIONAMENTO DEL SERRAMENTO ALL’INTERNO DEL VANO MURARIO

Come regola generale è bene sapere che, per avere il massimo risultato di isolamento termico, il serramento deve sempre essere posato:

  • all’interno del rivestimento isolante (cappotto), quando questo è presente
  • il più possibile verso la facciata esterna, se il cappotto non è presente, per tenere il freddo lontano dalla parete interna.

 

GLI ELEMENTI DELLA CORRETTA POSA IN OPERA

La moderna posa in opera ha superato l’impiego di silicone e schiuma poliuretanica monocomponente, perché la verifica nel tempo sulla durata ed efficienza di questi materiali ha messo in risalto molti problemi.

Oggi si utilizzano 6 nuove famiglie di materiali, che hanno rivoluzionato le prestazioni del giunto di sigillatura e che sono gli unici in grado di garantire una impermeabilità pari a quella che oggi si può avere tra le ante mobili e il telaio della finestra.

 

Più in dettaglio, i materiali da utilizzare in una posa moderna sono i seguenti:

Le pellicole di tenuta all’aria, acqua e vapore

Le pellicole di tenuta ad aria e vapore trovano impiego prevalente nella sigillatura dei giunti che vanno murati, come ad esempio quello tra controtelaio e muro. Sono costruite con tessuti di vario tipo, impregnati di resine, e sono caratterizzate per avere differenti capacità di impedire il passaggio di aria, acqua e vapore.

I profili porta intonaco

Un’alternativa all’impiego delle pellicole di tenuta, per sigillare il bordo del controtelaio al muro, è l’uso dei profili porta intonaco in PVC appositamente costruiti, che vengono incollati al bordo del controtelaio con nastro autoadesivo in espanso colorato. Per fare un lavoro veramente a regola d’arte, negli angoli dove i due profili si incontrano, dopo aver finito la posa, si mette una goccia di colla poliuretanica per sigillare meglio e dare più robustezza

Nastri auto espandenti impregnati

Sono prodotti impiegati con grande successo da molto tempo nel mercato del Nord Europa, per la sigillatura dei giunti in edilizia. Quelli di buona qualità rappresentano la miglior strategia per la sigillatura di giunti a dimensione variabile, come quelli tra il telaio e il controtelaio. Grazie alla loro espansione e morbidezza riescono ad adattarsi a qualsiasi forma: a seconda del modo con cui sono costruiti e delle classi di impiego possono essere più o meno permeabili al vapore e alla pioggia battente. Data la loro struttura concorrono, comunque, a mantenere asciutto e impermeabile il nodo di collegamento.

Nastri auto espandenti multi-funzionali accoppiati con membrane

Per la sigillatura del telaio al controtelaio, la soluzione più tecnologica, tra tutti i prodotti da sigillatura, è rappresentata dai nastri multifunzionali autoespandenti, che sommano i propri vantaggi a quelli delle pellicole di tenuta in un unico prodotto.

Schiume poliuretaniche elastiche a basso invecchiamento

La moderna posa in opera utilizza una nuova generazione di schiume, che sono caratterizzate da una notevole elasticità e formulate con resine idroespandenti più solide e resistenti nel tempo. La caratteristica più importante è la durata nel tempo, che consente a questi prodotti di svolgere meglio il loro ruolo di isolamento termoacustico.

Sigillanti a base di MS Polimero

I sigillanti MS sono polimeri di ultima generazione, che derivano da una recente evoluzione dei siliconi, caratterizzati da una eccellente performance adesiva, sovraverniciabilità e capacità di indurimento anche in ambienti umidi. Si tratta di prodotti innovativi, ad alto contenuto tecnologico. Sono i migliori prodotti per la sigillatura della traversa inferiore del telaio dei serramenti esterni al davanzale, poiché aderiscono perfettamente a ogni tipo di pietra o di altro materiale, offrendo una ottima capacità adesiva e una perfetta sigillatura. Per questa ragione, nelle pose di alta qualità, i sigillanti a base di MS polimero sostituiscono il silicone nella sigillatura della traversa inferiore.

 

 

LA PROGETTAZIONE DEI NODI DI SIGILLATURA

Le prestazioni di tenuta dipendono da quattro nodi:

  • il nodo tra controtelaio e muro (nodo primario)
  • il nodo tra il controtelaio e telaio (nodo secondario)
  • il nodo tra le ante mobili e il telaio fisso (nodo terziario)
  • il nodo tra anta mobile e vetro (quarto nodo).

La bontà del nodo terziario e del quarto nodo è testata sugli infissi dai Laboratori Notificati, ai fini della certificazione CE.

Una buona posa in opera dipende anche da come vengono realizzati il nodo primario e secondario. Entrambi i nodi devono garantire un buon isolamento rispetto ad aria, acqua (pioggia), vapore, temperatura e rumore.

Il modo più efficiente di progettare un nodo di sigillatura, che garantisca queste funzioni, è il nodo a 3 livelli:

  • interno, impermeabile all’aria e al vapore;
  • mediano, isolante rispetto a rumore e temperatura;
  • esterno, impermeabile a pioggia